REGOLAZIONE CON IL METODO DEI LIVELLI IMPOSTI DEI SERBATOI DELL'ACQUEDOTTO ESISTENTI ALL'ISOLA D'ELBA
di Marcello Meneghin
pubblicato sabato 21 maggio 2022 alle ore 18:56:28
L'autore della presente nota segue l'acquedotto dell'Isola d'Elba da un ventennio durante il quale ha proposto in pubblicazioni varie ,l'adozione di interventi ritenuti essenziali per il buon funzionamento del servizio idropotabile elbano. Tra tutte è da ritenersi importante la segnalazione fatta prima dei lavori e consistente nel fatto che , se nel costruendo laghetto del Condotto non si fosse realizzato il diaframma di impermeabilizzazione delle spalle e del fondo dello sbarramento artificiale, allora il laghetto non sarebbe stato a tenuta idraulica . A tutt'oggi non sono mai risultate in nessuna pubblicazione ufficiale le caratteristiche tecniche ed economiche di costruzione del laghetto in presenza di quella struttura e quindi sussiste una buona probabilità che il suo fallimento sia proprio dovuto, come a tempo debito preannunciato dal sottoscritto, alla mancanza del citato diaframma.
In questi ultimi tempi il sottoscritto si è lungamente dilungato nel preavvertire che la rimineralizzazione dell'acqua distillata proveniente dal costruendo dissalatore , se effettuata come da progetto ufficiale mediante utilizzazione dell'acqua salmastra dei pozzi esistenti a Mola e quindi escludendo l'uso di prodotti chimici, provocherebbe il doppio danno dell'infiltrazione nel terreno agricolo del nucleo salino proveniente dal mare ed inoltre delle difficoltà di riminalizzazione dell'acqua distillata proveniente dal dissalatore.
Un'altra mia presa di posizione è la grande convenienza che deriverebbe all'esercizio del dissalatore dallo spostamento dell'impianto di spinta chiamato intake nei pressi del dissalatore invece che farlo sorgere vicino alla spiaggia.
Quelli sopra descritti erano interventi che avrebbero meritato almeno una discussione critica e che invece sono stati totalmente ignorati,
Recentemente il sottoscritto è tornato su un argomento della massima importanza e cioè la modifica di regolazione del funzionamento dei serbatoi esistenti all'isola d'Elba passando dalla attuale regola basata sul raggiungimento del massimo livello dei serbatoi stessi per adottare invece la metodologia a livelli imposti in tempo reale, ma è da segnalere un aspetto fondamentale.
Tra le prime proposte fatte e totalmente ignorate e quest'ultima, sussiste una differenza notevole in quanto le prime riguardavano interventi a titolo oneroso cioè richiedenti degli investimenti economici mentre l'altra, dichiaratamente dal sottoscritto già sperimentata con risultati positivi, consisterebbe esclusivamente in una modifica di regolazione del sistema automatico dell'impianto di controllo e comando elettronici del funzionaento idraulico degli impianti acquedottistici
Risulta chiaro che una proposta atta a dare risultati eclatanti richiedendo soltanto luna spesa prossima allo zero è cosa è ben diversa e tale da meritare di non essere completamente ignorata.
Scopo della presente nota è pertanto l'invito rivolto alla Direzione dell'acquedotto elbano, di prendere in esame almeno questa proposta riguardante soltanto la regolazione dei serbatoi esistenti adottandovi il sistema a livelli imposti , a favore della quale il sottoscritto si impegna a dare tutte le spiegazioni sia delle modalità esecutive e sia degli ottimi risultati ottenibili praticamente senza spendere un soldo.
|