IL BILANCIO IDRICO DELL'ISOLA D'ELBA ( CIG ZA 121415D6) di Marcello Meneghin
pubblicato lunedì 10 gennaio 2022 alle ore 17:04:41

In questi giorni è giunta notizia che sia stato trasmesso un esposto-denuncia alla Corte dei Conti Regionale Toscana con richiesta di intervento sulle possibili irregolarità amministrative e finanziarie degli Enti di gestione e di controllo dell’acquedotto dell’Isola d’Elba. L’atto alla Corte è stato inoltrato dalla Senatrice Margherita Corrado, dalla Senatrice Luisa Angrisani, dalla Senatrice Bianca Laura Granato e dal Senatore Elio Lannutti unitamente al Presidente dell’Associazione “Italia Nostra Onlus” – sezione “Arcipelago Toscano”.
L'argomento alimentazione idrica torna quindi in discussione anche per i numerosi messaggi apparsi sui media locali e che si riferiscono a diverse problematiche e soprattutto alla possibilità molto dibattuta che sia possibile o meno usufruire dell'acqua piovana come risorsa di acqua avente caratteristiche ottime e costi prossimi allo zero.
Si ritiene quindi utile citare lo studio in oggetto il quale, adottando numerose e valide tecniche di determinazione dei volumi idrici reperibili all'Elba e delle modalità per poterne usufruire, risulta senz'altro interessante per i lettori per la conclusione cui arriva.
Le ultime righe della molto dettagliata relazione riportano quanto riassunto come segue : La soluzione dell'intero problema idrico dell'Elba può essere trovata tramite invasi , il cui volume totale deve essere pari 7-10 *106 mc necessari a mettere in sicurezza l’approvvigionamento idrico dell’isola.
Detto in questi termini sembrerebbe che le previsioni del mio progetto e di quello del prof. Megalecon i quali il volume di accumulo sufficiente per risolvere il problema idropotabile elbano pari a due milioni di mc fosse inadeguato. Bisogna però precisare che lo studio di cui si parla sopra, prevede le necessità di un volume totale di sette milioni di mc però comprende tutti i fabbisogni gli per usi potabili e civili non potabili , fabbisogno per usi agricoli e zootecnici - fabbisogno per usi industriali - fabbisogno per usi idroelettrici - fabbisogno per altri usi - fabbisogni collettivi vari quali pesca, navigazione, ricreativi, ecc. . Si fa rilevare come, soltanto quello necessario per per gli usi irrigui, sia un volume molto superiore rispetto a quello idropotabile. Fatta la debita proprorzione si ritiene quindi che dallo studio stesso derivi una importante conferma della funzionalità del serbatoio di accumulo dell'acqua piovana di cui al mio progetto (vedi https://www.altratecnica.it/acquedotti/prima-parte-progetti/progetti/un-maxi-serbatoio-sotterraneo-per-vincere-la-grande-sete-dellisola-delba/)-
Nel disegno figura il tracciato della galleria-sefrbatoio quale potrebbe essere tra una decina d'anno dopo aver realizzato l'intero progetto.
In prima fase basterebbe costruirne una poiccola parte avente il costo corrispondente aquello che si spenderà per il dissalatore (vedi figura sotto) .

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