CONTINUANO LE PULIZIE PRIMAVERILI: BLITZ DELLE FORZE DELL’ORDINE CONTRO 6 NORD AFFRICANI ADDORMENTATI di G. Muti pubblicato sabato 4 aprile 2015 alle ore 09:11:05
All’alba del primo di Aprile, aliquote della Tenenza dei Carabinieri di Portoferraio, coadiuvate da agenti della Polizia Municipale, si sono mosse dalle rispettive sedi in direzione Sud Ovest. Obiettivo, un cantiere nella vecchia zona portuale, consistente in diversi immobili abbandonati da anni.
Chi si fosse trovato in quella zona in quel momento, avrebbe avuto la certezza di assistere ad un’azione anticrimine importante. Probabilmente una soffiata che aveva portando agenti e carabinieri ad unire le forze e organizzare un blitz per sorprendere, alla prime luci dell’alba, ( mai al tramonto!) una banda di criminali con le mani nel sacco. Ma, il giorno dopo, avrebbe appreso dai giornali che nessuna azione criminale era stata interrotta. Il blitz aveva solo interrotto il sonno di 6 africani colpevoli di esser troppo poveri per permettersi un albergo o una casa. Non trafficanti di droga, ne’ terroristi islamici, ma venditori ambulanti di occhiali e calzini con regolare permesso di soggiorno.
Dopo esser stati accompagnati alla stazione dei carabinieri, sono stati rilasciati. Non c’è nessuna legge in Italia che vieti ad un cittadino, anche se messicano o finlandese di dormire sotto un ponte o in una casa abbandonata, ne’ un potere che autorizzi qualcuno, forze dell’ordine comprese, a svegliarlo, senza un giustificato motivo. Sono stai rilasciati, quindi, ma non hanno potuto terminare il sono interrotto. Gli è stato comunicato che, in quel posto, non potevano più tornarci.
Naturalmente, ad una prima lettura, uno pensa che la cosa non sia vera. Che si tratti di una specie di “pesce di aprile.” Anche poco rispettoso verso le forze dell’ordine, oberate di impegni come sono. Ma poi, visto che tutti i giornali lo riportano vuol dire che c’è del vero .
Allora, a questo punto, non rimane che farci qualche domanda.
Ma prima chiariamo un punto. Non affronto qui il nocciolo della questione e cioè: in che modo gli enti pubblici dovrebbero organizzarsi in casi simili, visto che nella nostra società sono sempre più frequenti; e neanche mi chiederò quanto sia utile o giusto far intervenire le forze dell’ordine; e ,infine, non mi chiederò se questa azione rientri o no nelle “pulizie di primavera”, insieme alla caccia ai Rom, ai marocchini e alle roulotte abbandonate ecc .
No. A me, come cittadino, piacerebbe sapere se non era più semplice presentarsi di giorno e dire a quei ragazzi che, in quel posto, non potevano rimanere. Non sarebbero stati svegliati da uomini armati ne finiti sui giornali come volgari malfattori
E anche se fossero rimasti lì in attesa di trovare una soluzione, non si capisce chi avrebbero potuto disturbare. Certo, per loro, non sarebbe stata, comunque, una Pasqua: non avrebbero avuto colombe benedette sulla tavola imbandita, non sarebbero stati circondati da amici e parenti, e sarebbero stati al freddo in una stanza senza porte e finestre. Ma almeno, in caso di pioggia, avrebbero potuto ripararsi. Speriamo che il clima pasquale aiuti a riflettere, perché si tratta di una brutta stori |