ASCOLTIAMO LA VOCE DEL PADRONE . . . . . . . . MA NON TROPPO
pubblicato martedì 24 maggio 2011 alle ore 16:31:18
Non è vero che la politica non gestisce più la società ed è diventata una strumento del potere economico che la utilizza per i propri fini.
Non è vero, ma è indubbio che negli ultimi decenni, e diventata sempre più evidente , sia a livello nazionale che locale, la sua influenza su chi amministra .
Questo non vuol dire che si tratti sempre di un ‘influenza negativa. A volte , chi ha risorse economiche può investirle, previo accordo con l’ente locale, quindi determinando di fatto il futuro di un territorio , ma portando sviluppo e posti di lavoro.
Il problema può nascere quando il rapporto è squilibrato, perché l’imprenditore è troppo forte e vede tutto in funzione del profitto, e egli amministratori , per ragioni diverse , troppo deboli per poterlo contrastare. Certo, non è una cosa facile. Quindi indecisioni , balbettii, e anche qualche fallimento può esser tollerato.
L’importante che colui che amministra, visto che rappresenta tutti noi , non perda la faccia e, peggio ancora , la verginità quindi la dignità. Perché questo, nei fatti, vorrebbe dire che non è stato in grado di difendere i diritti delle popolazioni locali.
E’ proprio in quest’ottica che tutta la vicenda Toremar e i relativi comportamenti dei protagonisti dovrà essere letta , con calma e partendo da dati oggettivi.
Nota. Va da se che il personaggio della vignetta non rappresenta il sindaco a cui assomiglia, ma l’intera classe dirigente elbana
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