LA TRAGICA STORIA DELLA LEPRE DI PIANOSA
(Fonte Facebook scritto da Tatiana Paolini)
pubblicato sabato 23 marzo 2019 alle ore 17:26:07
Non sono un'anti-parco a priori. Come usa dire, ha fatto anche cose buone...Sulla vicenda della povera lepre di Pianosa però... Oggi ho provato a documentarmi meglio, cercavo 2 dati, ho trovato un ginepraio: Da una parte gli articoli degli animalisti che già da prima che il progetto Ispra partisse gridavano alla strage e dopo hanno continuato a chiamarla strage. Dall'altra, gli spot mediatici del Parco. Prima dell'inizio del progetto (fino al 5 febb. 2016): "Lepre di Pianosa da eradicare, pericolosa per la biodiversità!" Dopo l'inizio del progetto, scoperto d'aver sbagliato lepre: "Il Parco scopre 'per caso' la Lepre Blu di Pianosa estinta nel resto del mondo!" (aveva ragione Umberto Mazzantini, la lepre azzurra non esiste, ma neanche quella blu mi sa. Se ne parla solo dal 20 aprile 2016, credo ci fosse bisogno di un bel nome per lo spot).
Ho trovato anche il protocollo operativo del progetto di eradicazione, in cui vengono ben specificate le tecniche di cattura e di abbattimento, che non essendo sadica, evito di descrivervi. Leggo inoltre che c'è stato un monitoraggio che ha stabilito che gli animali sull'isola erano 109, tutti da catturare e abbattere. Si da per scontato si tratti di pericolosa lepre europea.
I dati che cercavo e che mi permetterebbero di farmi un'idea più completa non li ho trovati. Volevo sapere: - Quanti capi sono stati abbattuti prima di accorgersi dell'errore (le fasi di cattura dovevano concludersi con febbraio).
- di quale malattia stanno morendo le lepri sopravvissute alle battute di caccia.
Già, perché non ve l'ho detto, ma in seguito alla sospensione del progetto, le lepri hanno iniziato a morire da sole. Gli animalisti affermano che potrebbero essere rimaste avvelenate da esche per topi lasciate sul territorio pianosino. Chi è più vicino al parco sostiene si tratti di malattia. Io credo che stiano morendo di paura.
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