COSA FARE DI PIANOSA RIMANE UN PROBLEMA IRRISOLVIBILE di G. Muti pubblicato venerdì 19 giugno 2015 alle ore 23:43:04
Gli interventi di Ruggero Barbetti, Giovanni Fratini e Umberto Mazzantini sul possibile utilizzo di Pianosa per accogliere un certo numero di migranti, ci ricordano come l’isola esca fuori, ogni tanto , come un fiume carsico e s’imponga sempre all’attenzione degli elbani. Cosa fare di Pianosa è un tema inesauribile. In passato si è pensato addirittura di farci un sito atomico .
Poi , dopo l’istituzione del Parco, Pianosa è diventata un luogo sacro per gli ambientalisti e la loro attenzione non è mai mancata. E con qualche ragione, visto che vi erano un sacco di problemi da risolvere
Vediamone qualcuno, anche divertente. A Pianosa c’erano molti asinelli e non si sapeva dove metterli; Pianosa era piena si zecche e i visitatori non sapevano come proteggersi; il gabbiano reale tentava di fare fuori quello corso. E questo non andava bene perché quello corso, per gli ambientalisti, è una razza superiore ( ariana potremmo dire), quindi un altro problema. E poi appare la foca monaca e un brivido percorre l’ambientalismo locale: con la foca monaca nelle acque dell’isola tutto doveva essere rivisto. Ci si chiese se non avesse avuto ragione Tanelli che voleva metterci dei frati. E poi i gatti. L’isola era invasa dai gatti, ma con loro nessuna pietà. il problema viene subito risolto: con l’aiuto di volontari, si tagliano le palle maschi e si danno in pasto ai Gabbiani..
Qui di seguito un articolo di “Elba 2000” del luglio del 2005 sulle divertenti lotte su Pianosa)
PIANOSA: NUOVA BATTAGLIA AMBIENTALISTA
Lun, 25 Lug 2005 19:04:02
Il mondo ambientalista elbano è sotto shock: Cala Giovanna a Pianosa uno dei luoghi simbolo della purezza ambientale dell’arcipelago, luogo in difesa del quale Legambiente ha lottato contro il ministro Matteoli, il commissario Barbetti, i Vip che ci andavano a fare il bagno, i pescatori di frodo e i turisti vandali che ci andavano a piantare gli ombrelloni; questo luogo che dovrebbe essere percorso togliendosi le scarpe come si fa prima montare a bordo di una barca di lusso o in un luogo sacro, è stato violato nel modo più inatteso e inquietante da una nave della NATO che ha osato incagliarsi a qualche metro della battigia. Il capo ambientalista sorpreso dalla notizia mentre scrutava il mare in cerca di balene l’ha presa male. Si dice che si sia irrigidito come un stoccafisso e ci sarebbero voluti massaggi e acqua tiepida per scioglierlo Ma gli ambientalisti è gente seria. Passato i primo momento di comprensibile confusione, hanno pensato alle vittime . E mentre nelle tragedie che in questo memento insanguinano il mondo si scava nelle macerie a mani nude, loro, gli ambientalisti, piangono la posidonia. E poi, però, i toni disperati si stemperano e il grido di dolore diventa un lamento rassegnato: “ che ne sarà dei molluschi?” Già , che ne sarà?
E’ siccome il movimento ambientalista a visioni globali, prefigura anche piani militari americani, armi segrete e un possibile futuro militare di Pianosa : marines di Bush rapati a zero al posto dei fraticelli con tonsura di Tanelli Gli ambientalisti, ormai sono sul piede di guerra. Lo scontro sarà epocale: da una parte la NATO la CIA Bush , Blair, Condolesa Rice Dall’altra Legambiente, Elbareport, Mazzantini, e Sergio Rossi.
Certo, lo scontro appare impari, anche se gli ambientalisti avranno dalla loro parte, oltre alla ragione, il riccio Elbano, il Gabbiano Corso e il Rospo Smeraldino. ( vedi nota ) Che dire? … godiamoci quest’isola felice, che, apparentemente, contiene ancora sacche culturali impermeabili alle tragedie del mondo, dove non si cresce conservando intatta l’innocenza dell’infanzia.
Nota.
E’ il rospo noto per la sua inesauribile libidine; il suo amplesso dura giornate intere e muore sulla femmina. La sua immagine fu messa da Legambiente, per ragioni misteriose, al posto di Gesù Bambino nelle cartoline di Buon Natale che invio alle famiglie elbane.
Elba 2000 |