LA CULTURA DELLA GABBIA E I SUOI EFFETTI di G.Muti
pubblicato venerdì 9 agosto 2019 alle ore 09:23:07
Nel suo ultimo articolo, l’ ex sindaco di Portoferraio Giovanni Fratini solleva, tra altre cose importanti , il problema della chiusura al pubblico “di siti culturali come la Linguella i Bastioni Medicei o il Forte Falcone”.
E’ un problema serio, che non è nato ieri. Lo abbiamo denunciato anche con toni polemici più volte su queste pagine
Secondo me, queste scelte sono il frutto di una cultura che potremmo definire “della Gabbia” che porta ad ingabbiare tutto ciò che ha un valore. Un po’, come nella cultura contadina dove si ingabbiano polli e tacchini. In questo caso, però, la gabbia ha una sua funzione logica. Diventa invece pericolosa quando viene applicata fuori contesto.
Vediamo, per esempio, l’ultimo ingabbiamento, il più assurdo, quello del Forte Inglese. Adesso questa fortezza è diventata l’unica, in Europa, ad essere protetta da una recinzione metallica. Quindi la fortezza, che è nella storia dell’uomo , il simbolo della protezione assoluta di uno spazio, qui viene protetta, da una recinzione metallica , come se fosse un pollaio.
Ci si può lamentare, come fa giustamente Fratini, di fronte ad una cancello chiuso, ma l’errore è avercelo messo. Perché, purtroppo, per molti amministratori, la chiusura di un cancello è un atto di potere. Quindi, per loro, i cancelli servono solo se sono chiusi.
Portoferraio è stata, negli ultimi anni, la vittima illustre di questa politica della gabbia. I luoghi storici più belli sono stati ingabbiati; la bella passeggiata domenicale fino alla torre di Passanante è un lontano ricordo: portoferraiesi e i turisti sono bloccati da un cancello nero. E così è per i le fortezze medicee, per il sito archeologico delle le grotte ecc
La Gabbia, lo sappiamo, ha un grande valore simbolico e quando è in testa ad un amministratore è un bel problema. Perché non si limita ad indurlo a chiudere luoghi storici ( problema che può essere risolto facilmente con una chiave) ma fa molto peggio perché la gabbia mentale condiziona il suo modo di pensare. Perché è la gabbia che toglie la libertà, che esclude o ghettizza; è la Gabbia che crea identità e gerarchie e che nega spazio alle liberta e ai diritti, soprattutto ai più deboli; In queste teste la Gabbia diventa chiave d’interpretazione del mondo, oltre che strumento per modificarlo e regolamentarlo. L’uomo libero odia la gabbia perché vi vede una potente metafora, una minaccia alla sua stessa condizione
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