CLAMOROSO, ASA RINUNCIA AL DISSALATORE ? G. Muti
pubblicato domenica 22 luglio 2018 alle ore 16:01:16
Lo si è affermato, in modo subdolo ma chiaro, nel corso di una conferenze stampa che si è tenuta nella sede ASA di Portoferraio.
Erano presenti i dirigenti Mirco Brilli (reti e impianti idrici) e Michele del Corso (reti fognarie e depurazione) e il Presidente Andrea Guerrini.
Innanzitutto, i tecnici ci hanno avvertito che, nonostante gli ingenti investimenti da parte dell’azienda per nuovi pozzi e le maggiori piogge invernali e primaverili, la situazione resta preoccupante. Per cui sono prevedibili difficoltà e, nei momenti di maggior consumo, possibili restrizioni e interruzioni.
In conclusione, però, questi dirigenti sono partiti da Livorno per dirci che cosa? Non certo per ricordarci che in estate all’Elba manca l’acqua.
Quello che hanno detto di nuovo e di interessante, anche se camuffato, è questo:
1) Abbiamo capito che l’acqua desalinizzata costa troppo, più del triplo di quella che arriva da Piombino;
2) costruire il secondo dissalatore sarebbe un errore gravissimo perché l’acqua prodotta aggiunta a quella del primo e mischiata con quella di altra provenienza raggiungerebbe una percentuale tale per cui dovrebbe essere rimineralizzata con costi che andrebbero alla stelle;
3) la soluzione dei problemi idrici elbani, quindi, non sta nel raddoppio del dissalatore ma nel raddoppio della condotta sottomarina;
4 Il passaggio più importante: “ I lavori per la realizzazione del primo dissalatore partiranno solo se i comuni partecipano con 2 milioni di euro. Se non partecipano il progetto è annullato”.
Quindi se i comuni non tirano fuori 2 milioni, il progetto dissalatore e bloccato. Più che una asserzione sembra un suggerimento.
Infatti : per quale motivo i comuni dovrebbero pagare per quello che da tutti i maggiori tecnici è considerato un gravissimo errore? Errore , adesso, riconosciuto dagli stessi dirigenti ASA che appena se ne sono resi conto sono corsi ai ripari annullandone metà. Meglio tardi che mai.
Il resto lo hanno messo in mano agli enti pubblici elbani invitandoli a fare la loro parte. Cioè annullare l’altra metà. Con un risparmio di due milioni di euro, che non è poco.
Certo, poi, nei momenti di crisi, li accuseranno di aver bloccato il dissalatore, ma la risposta sarà facile: non abbiamo sprecato del denaro pubblico visto che proprio voi ci avete dimostrato- dati alla mano – cosa si sarebbe verificato con la costruzione del dissalatore
Nota
Le parti virgolettate le abbiamo prese da Elbareport ( leggi ) non avendo partecipato alla conferenza perché non invitati. Possiamo capire chi ci esclude; chi scrive su questo giornale denuncia da sempre gli errori clamorosi, con conseguente sperpero di denaro pubblico commessi da ASA. Errori prevedibile e previsti. Vada per tutti la storia del laghetto del Condotto che è costato oltre un milione senza alcun risultato. Fallimento previsto a spiegato in articoli pubblicati dal Marcello Meghin e dal Geologo Prof. Luciano Campitelli.
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