RIFONDAZIONE COMUNISTA PERIA E IL COMUNE DI PESCIA
pubblicato venerdì 6 giugno 2014 alle ore 17:17:40
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Le cronache post-elettorali Portoferraiesi ci dimostrano che la vecchia politica non muore mai, anzi, prospera sempre più beatamente nel ventre grasso della Balena Bianca renziana. Ci riferiamo, ad esempio, alla notizia, apparentemente bizzarra, pubblicata dalla stampa locale, secondo la quale al Sindaco uscente di Portoferraio Peria sarebbe stato affidato l'incarico di assessore al bilancio del Comune di Pescia.
In realtà niente di strano: come sempre ai politici rimasti disoccupati si trova immancabilmente un posto nell'infinita pletora di ruoli parassitari del sottogoverno (un tempo soprattutto nelle amministrazioni provinciali non a caso definite “Il cimitero degli elefanti”).
Evidentemente agli ignari cittadini di Pescia, ridente cittadina del Pistoiese rinomata per la floricoltura, il Peria sarà stato spacciato dal PD locale come un provetto esperto contabile in grado di rimettere a posto i conti dell'amministrazione per cui sarebbe stato un vero delitto non nominarlo come assessore esterno. Nella facile previsione che ben presto i pesciatini passeranno dalla floricoltura alla orticoltura, onde premunirsi di una buona dose pro capite di ortaggi idonei al lancio verso il neoassessore, notiamo che così facendo la Nuova Balena Bianca ha risolto ben due problemi: da un lato ha trovato una sistemazione abbastanza fuori dal giro per l'imbarazzante presenza dell'impopolare ex sindaco portoferraiese e, dall'altro, ha fatto spazio a nuove e più forti candidature per il ricchissimo e strapagatissimo incarico di presidenza dell'Autorità Portuale a cui il medesimo Peria vanamente ambiva.
Come sempre gli sconfitti, nella fattispecie la candidata a sindaco di PD e parte di SEL Cosetta Pellegrini, devono fare l'amara analisi del voto. In questo caso si tratta di un esercizio facilissimo: dopo dieci anni di disastrosa amministrazione Peria è chiaro che i portoferraiesi hanno inteso punire l'insipienza della giunta uscente.
Invece il PD se la prende con Danilo Alessi, esponente di punta locale di SEL, reo di non aver votato per la loro lista ma di aver fatto campagna elettorale per la lista civica “Cambiare in Comune”.
Evidentemente si pensa che questo sia un buon sistema per evitare una sana autocritica e non fare i conti con il recente imbarazzante passato che, anzi, torna a ripresentarsi con roboante arroganza. Infatti il primo intervento degno di nota di un esponente del PD nel dopo elezioni è proprio quello dell'ex Sindaco che impartisce le proprie raccomandazioni al neo-sindaco Ferrari. Cosa avrà scritto Peria al proprio successore?
Potremmo razionalmente immaginare che abbia chiesto scusa per i disastrosi risultati della sua amministrazione, oppure che si sia raccomandato di avere maggior cura del nostro ormai decadente centro storico, oppure di avere a cuore il destino dei tanti pensionati al minimo, disoccupati e ex lavoratori autonomi rovinati dalla crisi economica ….niente di tutto questo. Peria si raccomanda solamente di seguire con attenzione in Regione l'iter del cosiddetto Water Front, l'immane speculazione edilizia da lui ideata e perseguita.
Come dicevamo all'inizio... la vecchia (cattiva) politica non muore mai.
Rifondazione Comunista
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