NON BASTANO PIU' LE SCUSE PER LA SIGNORA AMELIA MA CONSIDERAZIONE E RISPETTO.
pubblicato giovedì 20 settembre 2018 alle ore 23:43:46
Per la loro fragilità tutti gli anziani meritano rispetto e considerazione.
Nel giorno del "ciclone Mattarella" verso le 13,00 Mauro, il figlio della signora Amelia di 96 anni ricoverata da qualche giorno, aiutava l'anziana madre a mangiare e a farle compagnia per poi alternarsi con la sorella che sarebbe andata per la cena (ore 18,00 circa) e per rasserenarla per affrontare la notte. Verso le ore 17,00 il Signor Mauro veniva avvertito per telefono dal conducente di una ambulanza che la propria madre Amelia di 96 anni era nel mezzo di soccorso davanti casa con i propri effetti personali inseriti alla rinfusa in un borsone. Ricordiamo che il personale di reparto oltre ad aver visto uscire Mauro qualche ora prima, era in possesso di tutti i numeri telefonici per allertare lui, il fratello Massimo e la sorella.
Dopo molto tempo di attesa perché i figli erano distanti, la signora Amelia veniva portata in casa e adagiata su una poltrona quando lo stupore assaliva i presenti perché Amelia aveva ancora l'agocannula nel polso e non aveva nessun referto della terapia da seguire a casa ma solo quello delle dimissioni.
Forse nel giorno di grande euforia per l'arrivo del Presidente Mattarella tutto doveva sembrare perfetto fino a somigliare alla clinica del Dott. House dove i pazienti sono tutti belli, sorridenti e con l'infermiera personale ma la signora Amelia già l'11 luglio di quest'anno dopo una grave crisi epilettica fu dimessa in piena sofferenza e alla richiesta dei figli di ricoverarla per una notte poiché il giorno si sarebbe dovuta sottoporre a visita neurologica le fu risposto che l'ospedale non era un albergo. Il giorno dopo, sempre in ambulanza aiutata da molte persone, si recò alla visita neurologica in ospedale ma non le fu possibile farla perché quel giorno l'ambulatorio neurologico era chiuso eppure il Pronto Soccorso le aveva prenotato la visita per quel giorno.
Tutte queste sofferenze sono un "fatalità" che succedano sempre e solo alla signora Amelia o molte famiglie di anziani tacciono per dignità?
Sindaco Barbetti, come Presidente della Conferenza zonale dei Sindaci sulla sanità dovrebbe intervenire per far cessare questo calvario a cui è sottoposta la signora Amelia e i suoi famigliari perchè a nostro parere è un caso anche politico.
Comitato Elba Salute nel CREST.
(Francesco Semeraro)
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