ACQUA POTABILE DELL'ELBA : OPERE UTILI O FASULLE ?
di Marcello Meneghin
pubblicato domenica 12 agosto 2018 alle ore 11:14:49
Vorrei commentare una affermazione ASA che fa parte dell’articolo
ACQUA POTABILE, ASA DISPONE I RAZIONAMENTI ESTIVI
apparso suTele Elba News e precisamente la seguente frase che riporto qui sotto testualmente
“Osserviamo che il dissalatore di Mola, oltre a garantire una produzione puntuale estiva integrativa, a garanzia anche di eventuali guasti sulle altre linee di produzione, pozzi e, in modo minore, sorgenti, sarebbe stato utile per risparmiare la risorsa idrica autoctona disponibile nelle falde dell’isola, con ulteriori vantaggi in questo periodo.”
Con questa frase si indica una possibilità di risparmiare nelle falde dell’Isola allo scopo di avere maggior diponibiliotà d’acqua nel periodo estivo come quello attuale.
Si tratta di una affermazione che confermerebbe una tecnica , a mio avviso deleteria, gà usata all’Elba e, a quanto intendo di normale utilizzo a dissalatore funzionante, la quale consiste nel chiudere i pozzi durante l’inverno allo scopo di rimpinguare la falda e renderla quindi disponibile durante l’estate
La mia lunga esperienza nella gestione delle falde mi induce a dichiarare che, se si agisse così, si otterrebbe esttamente l’effetto contrario in quanto il modo per mantenere efficienti al massimo i pozzi che pescano nelle falde artesiane è uno ed uno soltanto e che può essere cosi definito: mantenere i pozzi per 24 0re al giorno e per 365 giorni all’anno, assolutamente ad una portata il più costante possibile . Invece provocare la chiusura invernale dei pozzi , non significa affatto rimpinguate la falda, la quale viene alimentata da depositi sotterranei posti in alta quota e quindi non raggoingibili con la semplice chiusura del pozzo, ma invece significa turbare gravemente la rete di vene sotterranee scavate nella sabbia le quali, proprio a seguito della chiusura dei pozzi , si aprono nuove strade per scaricarsi nel loro originario sbocco a mare. Quando poi in estate si va a riaprire i pozzi si ricrea una nuova dannosa turbativa sotterranea rimettendo in moto sabbie fini e limi i quali devono ricreare nuovamente una rete capillare di scolo diretta non più al mare ma ai pozzi appena riaperti. In altre parolea queste manovre finiscono per diminuire sempre di più la portata dei pozzi, intasandone i filtri ed alle volte provocando addirittura delle piccole frane sotterranee a tutto detrimento della falda Quando poi in preparazione dell’estate si scavano nuovi pozzi, a mio avviso non si fa altro che ripristinatre i vecchi pozzi che, a seguito delle errate manovre , si sono chiusi o hanno diminuito la loro portata.
Secondo mè si contina ad ignorare un fatto importante: all’Elba è inutile ricercare l’accumulo dell’acqua invernale con interventi aleatori come è quello della chiusura estiva dei pozzi. Il solo modo per farlo è costruire un brande serbatoio: tutto il resto è nulla.
La conclusione è tragicomica Se il desalinizzatore verrà veramente costruito funzionerà tutto l'anno in modo da lasciare scaricare a mare non solo l'acqua delle abbondamti piogge ma anche quella dei pozzi elbani chiusi ma essendo erroneamente convinti che essa invece si accumuli non si sa dove nel mentre il desalinizzatore continuuerà imperterrito a funzionare con costi enormi di eserrcizio e senza alcun frutto reale.
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