Che nella relazione al conto consuntivo 2015 e nella delibera di approvazione del riequilibrio del bilancio 2016 è stato esplicitamente scritto che a quel disavanzo poteva essere fatto fronte con gli introiti derivanti dal recupero della evasione fiscale. Recupero concretamente avviato dalla precedente Amministrazione.
Per quanti sforzi possiamo fare non riusciamo a capire la “disperazione” del primo cittadino di Rio Elba.
Dobbiamo prendere atto che, oltre ad avere scarsissima dimestichezza con la contabilità comunale, e questo è assolutamente comprensibile, è anche però piuttosto sbadato, difetta di buona memoria. Come fa a non ricordare quello che è stato certificato e quello che lui stesso ha dichiarato in due recenti ed importanti delibere del Consiglio comunale ?
A leggere le sue piagnucolose dichiarazioni di questi giorni, viene da pensare però che non sia poi tanto sbadato o smemorato, ma piuttosto furbescamente intenzionato a “ritirare la squadra”, a lasciare “il campo” su cui era baldanzosamente disceso, addossando alle passate Amministrazioni una inesistente responsabilità di aver messo il Comune in una condizione di pesante difficoltà finanziaria e quindi di avergli impedito di fare per bene il Sindaco. Le cose stanno diversamente. In realtà il Nostro pensava che amministrare un piccolo Comune fosse la medesima cosa che gestire una piccola azienda. Si è clamorosamente sbagliato!
Molte sono le ragioni per le quali la gente di Rio debba liberarsi dalla inconsistente e rancorosa presenza di questo inutile sindaco, ma non certo quella relativa alla situazione finanziaria di un Comune che può e deve essere governato nell’interesse del paese e dei cittadini. Fuggire dinanzi alle proprie responsabilità – ed è la prima volta che all’Elba e anche altrove accade una cosa simile – è una delle colpe più gravi di cui si può macchiare un amministratore pubblico.
Rio nell’Elba, 19 agosto 2017
Danilo Alessi, Cristina Amato, Lorenzo Conticelli, Giambattista Fratini, Loriano Lupi, Nadia Mazzei, Fabrizio Sivori e Giulia Spada.