COPERTE DORATE E CIOCCOLATINI di G.Muti

 Il colore  della   pelle  dei   neri  fa  pensare al cioccolato.  I neri in America,  con leggera  tinta  razzista  vengono  chiamati  cioccolatini.  Una  società   tedesca  ha  pubblicizzato, con tanto successo,   un cioccolatino   chiamandolo testa di Moro (  mohrenKopf)

Adesso c’è in corso una  petizione   per fargli cambiare  nome  e  chiamarlo    Morhekuss ( bacio di moro.)

Questa  associazione  dei neri  a dei   cioccolatini  ha  avuto  una  conferma  drammatica   con l’utilizzo   di coperte termiche  dorate  nei salvataggi   di migranti in mare.  Che  è  il   colore     della carta  stagna  utilizata per  avvolgere  i  cioccolatini dorati. E questo  ha  un grande  impatto  visivo  perché   persone  bagnate  e  infreddolite  e  disperate, sono  avvolte, come  dei cioccolatini.   Quindi vi è una specie di cortocircuito nel momento in cui  la disperazione viene   avvolta  da  una coperta  dorata .

E’  questo effetto non  è sfuggito   a molti   per il  suo significato  simbolico:  in qualsiasi   situazione di pericolo tu  ti posa  trovare, non disperare,  perché  arriverà  la salvezza;  arriverà  e  avrà  l’aspetto   di  una  coperta  dorata   che  ti avvolgerà   delicatamente  come  un cioccolatino . E  tu sarai  salvo

In una  festa   di  vip  che si   è  tenuta      in Germania, presenti attori, imprenditori, stilisti , campioni sportivi, ad  un certo punto  sono state    distribuite  dei teli  dorati  con i quali tutti si sono avvolti  per  un selfy  collettivo.  Quindi la coperta     dorata    è   entrata   con un simbolo  forte  nella  comunicazione   collettiva,  come   mano che salva , come corazza impetrabile dal  male, ma anche, purtroppo,     come  mezzo  per  mettersi in  evidenza, come nel caso dei wip  tedeschi.

   Un episodio   si  è verificato  2 giorni fa  anche  a   Portoferraio. Un’operazione   in cui   sono stati  coinvolti  i  carabinieri, la Polizia  Comunale e la  Guardia  Costiera.  Nei prosissimi giorni  riceveranno un riconoscimento  formale  dal Sindaco  di Portoferraio  Mario Ferrari e    dal Capitano   di fregata  Agostino  Ferrillo  della Guardia  Costiera  due giovani  che hanno collaborato nella operazione.

Ma,  in  queste  occasione,  la  carta  cioccolatino  non è stata   utilizzata per  avvolgere  migranti spiaggiati  alle   Ghiaie  come moderni  argonauti,  ma  per   avvolgere  un cane, anche lui  infreddolito e  disperato,    che era  caduto in mare.